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È avventura, diceva Hugo Pratt, quando si cerca qualcosa, bella e pericolosa, ma che vale la pena di vivere. Questo romanzo racconta le prime esperienze di un mito d'oggi: Corto Maltese. Si svolge nell'anno del crollo del campanile di Venezia, il 1902, quando il marinaio della Valletta è ancora un ragazzo. Può essere letto, quindi, come il romanzo di formazione di Corto Maltese. Formazione all'avventura, e formazione del suo spirito di "imprevedibile meticcio mediterraneo", quasi cinico, ironico, ma devoto alla legge di lealtà e amicizia. Tre ragazzi uniti dall'amore per l'avventura e tre strani individui stretti in un patto esoterico di vendetta, si confrontano tra Venezia, Malta e la Sicilia: la posta è un tesoro legato al superamento di una prova che dannerà chi tenta e non riesce. E il tesoro è nascosto dall'enigma di una piccola statua: il corvo di pietra. Corto e l'amico Bertram dell'isola di Man, ai quali si unirà l'australiano Norman Riley, per spacconeria rubano il corvo, ma c'è una specie di profezia dietro a questo. "Tre uomini, che provengano da tre isole diverse. Poi servirebbe che ciascuno di loro...": e di impresa in impresa, di colpo in colpo, di incontro in incontro, il volo del corvo si slancia indietro fino a un remoto tradimento inciso nel sangue della storia siciliana che ha iniziato un lungo cammino di vendetta. "Il corvo di pietra" tenta un esperimento. Quello di continuare in forma di romanzo un gigantesco personaggio dei fumetti...